“Ci sono uomini e donne che hanno saputo vedere oltre: oltre il giudizio degli altri, oltre le convinzioni del proprio tempo, oltre le regole sociali, oltre i traguardi raggiunti dai loro predecessori. Questa è una di quelle storie, storie coraggiose di chi ha guardato il mondo è il futuro con la forza del proprio sguardo.”
Questa è l’introduzione al libro illustrato Noi, Galileo e la Luna scritto da Sabina Colloredo, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini, per la casa editrice Carthusia, nella collana Storie Libere.
Sabina Colloredo vive a Milano e ha scritto diversi romanzi, racconti, raccolte di poesie e libri illustrati, che spesso trattano di miti e biografie femminili.
Sonia Maria Luce Possentini ha illustrato più di cinquanta libri. Il suo tratto è ben riconoscibile. I disegni sono molto realistici, dal contorno sfumato, caratterizzati da pochi colori e da un uso sapiente della luce.
Carthusia è una casa editrice tutta al femminile, che ama lanciarsi in nuove avventure e progetti e per questo libro ha collaborato con l’Università di Padova.
Il protagonista è Galileo Galilei; nato a Pisa nel 1564, è stato un personaggio chiave della Rivoluzione scientifica e viene qui presentato dalle parole della sorella e della figlia, entrambe di nome Virginia.
L’autrice ha immaginato il rapporto tra loro e Galileo basandosi su documenti storici e sulle regole sociali dell’epoca e partendo da queste nozioni ha dato sfogo alla sua fantasia, senza però distaccarsi mai troppo da episodi e scoperte reali.
Nella prima parte è la sorella più piccola di Galileo che parla, e racconta di quando la svegliava di notte per andare fuori ad osservare il cielo, e lei lo chiamava Gali, facendolo arrabbiare. Racconta di come Galileo fosse anche un artista, e del suo periodo all’Università di Pisa.
Nella seconda parte, la figlia di Galileo ricorda le scoperte fatte dal padre nel periodo vissuto a Padova e di quando la autorizzava a guardare la luna con il cannocchiale. Le donne in quel momento storico venivano infatti ancora spesso tenute lontane dal mondo accademico.
Alla fine del libro ci sono cinque schede che accennano in modo schematico, riassuntivo e facilmente comprensibile, alla vita di Galileo, alle scoperte, al metodo scientifico e alla nascita dell’Università di Padova.
Il punto di forza di questo libro è che avvicina i bambini, con uno stile semplice ma non scontato, alla figura di Galileo, mettendolo in evidenza non solo come uomo di scienza ma anche come figlio, fratello e padre.
Un libro consigliato a partire dai nove anni, ma che io ho letto anche con la mia bimba di sette, rimanendo affascinate dalle suggestive illustrazioni e dagli aspetti più umani del grande Galileo Galilei.