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Sofia e il Mare: niente è perduto se lo conservi nel tuo cuore

Sofia e il Mare quadri

Quando Ginevra era piccola aveva sempre con sè un fazzoletto rosa di stoffa, al quale facevo dei nodi sugli angoli, riempiendolo poi del mio profumo. Ogni volta che la lasciavo all’asilo o mi separavo per qualche ora da lei, questo pezzo di stoffa la aiutava a sentirmi più vicina. Altri bambini hanno invece un peluche o una bambola ai quali sono particolarmente affezionati. Il pediatra e psicoanalista Donald Woods Winnicott ha dato a questi oggetti il termine di “transizionali”, in quanto accompagnano il bambino da una fase di completa dipendenza dalla figura di riferimento a uno stato di relativa indipendenza.

Il bambino si sente inizialmente un tutt’uno con la madre che lo accompagna nelle sue prime scoperte del mondo. Più avanti però si rende conto di essere qualcosa di diverso e inizia per lui un periodo che può causare frustrazione, e trova così rassicurazione proprio nell’oggetto transizionale.

L’orsetto della protagonista del libro che sto per presentarvi ha però un significato in più.

Sofia e il Mare inizio

L’orsetto di Sofia era vecchio e consumato, ma molto amato.

Era appartenuto al nonno di Sofia, poi alla sua mamma e, dal giorno

in cui Sofia era nata, l’orsetto era diventato suo.

Non è solo un oggetto che la fa sentire al sicuro, ma un ricordo speciale della sua mamma che si intuisce non esserci più. Sofia e il suo orsetto condividono insieme momenti speciali come picnic nel parco e lunghe passeggiate nel bosco. Un giorno il papà di Sofia decide di portarla al mare che è piuttosto lontano da dove vivono.

… La spiaggia era meravigliosa!

Sembra una giornata perfetta fino a quando arrivano le nuvole, presagio di un violento temporale.

Sofia e il Mare orsetto

Lo sfondo della pagina diventa nero e si vede l’orsetto cadere dalla borsa.

Ovviamente, quando Sofia si accorse di aver perso il suo amico, ne rimase sconvolta.

La bimba e il suo papà cercano l’amico di peluche ovunque ma non c’è traccia da nessuna parte e nel cuore di Sofia è insostituibile. Nel frattempo il mare l’ha preso con sè intenzionato a restituirlo alla sua proprietaria.

Sofia e il Mare viaggio

L’orsetto inizia così un lungo viaggio, durante il quale viene trasportato dalle correnti, aiutato da banchi di pesci, da una balena e persino da un polpo. Gli anni passano, Sofia cresce, ma i legami speciali non vengono spezzati dal tempo. E un bel giorno… Un finale che dà speranza e che ci dice come niente sia perduto se in noi ne rimane vivo il ricordo.

È questa la trama dell’albo illustrato Sofia e il Mare di Tom Percival, per Nomos Edizioni (aprile 2019). Nomos Edizioni è una casa editrice indipendente specializzata in libri illustrati, come libri d’arte, cataloghi di mostre, libri di cucina, lifestyle e albi per bambini.

L’autore del libro, Tom Percival, è cresciuto in una remota e bellissima parte del South Shropshire. Nel creare le immagini per questa storia, si è ispirato ad alcune opere della collezione del Rijksmuseum, uno dei simboli di Amsterdam, che contiene 8000 opere d’arte che coprono un arco di tempo che va dal Medioevo fino ai giorni nostri. Combinando insieme particolari di alcuni quadri presenti nel museo, l’autore ha dato vita a nuove ambientazioni.

Un libro adatto a partire dai quattro anni, che a noi ha incantato per la dolcezza della storia e le suggestive immagine dai colori sfumati.

Buona lettura!

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1 commento

  1. Riccardo Fiderini dice:

    Ricordo sempre con affetto alla mia infanzia come mi piaceva giocare con la sabbia. Ho comprato al mio piccolo una sabbiera che è fatta di plastica e consiste di due parti. Una parte è convenientemente un coperchio in modo da poter chiudere la sabbiera. Trovo sempre interessante l’immaginazione che i bambini sviluppano quando giocano con la sabbia.

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