In uno dei tanti pomeriggi di giugno, io e Beatrice ci siamo trasformate in… apprendiste archeologhe. Abbiamo riempito uno zainetto con un piccolo quaderno, delle matite, una macchina fotografica, pennelli di varie misure e un metro. Dopo aver indossato un cappello e dei guanti, abbiamo preso una pala, e una carriola – ahimè – un po’ arruginita. Eravamo pronte per avventurarci nel nostro giardino, scavare e… scoprire importanti reperti. In realtà abbiamo disturbato qualche lombrico, scovato dei formicai, e recuperato alcuni vecchi giocattoli ricoperti dalla terra. In ogni caso ci siamo divertite e ci siamo fatte mille domande sulla professione dell’archeologo.


Anche questa volta, tra gli scaffali della libreria di casa, c’era il libro che faceva proprio al caso nostro, e cioè Scava con Archeokids. Il manuale del giovane archeologo, pubblicato dalla casa editrice Editoriale Scienza (giugno 2021).
È un manuale maneggevole e colorato, scritto da cinque archeologi che amano raccontare l’archeologia ai bambini, e illustrato da Stefano Tognetti.
CHE COS’È L’ARCHEOLOGIA?
Prima di tutto è bene ricordarci che il compito dell’archeologia è quello di ricostruire il passato dell’uomo attraverso lo studio delle fonti materiali, cioè analizzando resti di edifici, impronte e oggetti fatti dei materiali più diversi.
Come si diventa archeologi? Che cos’è una fonte materiale? Dove si scava? Cos’è una stratigrafia archeologica? Sono alcune delle domande che trovano risposta tra le pagine. Il metodo stratigrafico utilizzato dagli archeologi per scavare, viene spiegato attraverso un’attività piuttosto… appetitosa. Il piccolo lettore è invitato a prepararsi un “panino a strati”, scegliendo 4 ingredienti oltre al pane. Beatrice ha invece voluto provare la “stratigrafia in barattolo”, e ha nascosto delle perline in una piccola bottiglia riempita con strati di riso, lenticchie e caffè.


Io e Beatrice ci siamo rese conto che non si può scavare a caso per trovare reperti interessanti. Ad esempio il nostro giardino non è il luogo giusto.
[…] la scelta del luogo dove scavare è frutto di tanti studi, ricerche, riflessioni e analisi…
Oltre alle definizioni di molti termini legati all’archeologia, il libro è ricco di giochi, attività, esempi, ed è reso più stimolante dalle numerose illustrazioni.
Nella seconda parte vengono descritti brevemente importanti siti archeologici, come Troia, Machu Picchu, Pompei, le Grotte di Lascaux.
Dal 1748 gli scavi di Pompei continuano a consegnare agli archeologi frammenti di vita di una città romana di 2000 anni fa.
Per finire i piccoli lettori devono aguzzare la vista e trovare alcuni oggetti antichi nascosti nella doppia pagina che rappresenta uno scavo in corso d’opera.
Un libro consigliato a tutti i bambini che vogliono indossare le lenti dell’archeologia, e iniziare a scoprire le storie che si nascondono in tutto quello che li circonda. Dagli 8 anni.