“Il dizionario alla voce “stereotipo” recita così: modello convenzionale di atteggiamento o opinione precostituita, generalizzata o semplicistica, che non si fonda sulla valutazione dei singoli casi, ma si ripete in forma meccanica.
E lo stereotipo accompagna affermazioni, gesti, determina comportamenti, annebbia gli sguardi e fornisce una visione del mondo, delle persone e delle cose, falsata. Falsata, limitata, chiusa tra perimetri artificiosi che alterano la percezione del reale e bloccano l’immaginazione.”
Queste parole sono tratte dal libro Leggere senza stereotipi. Percorsi educativi 0-6 anni per figurarsi il futuro, scritto dall’associazione S.CO.S.S.E. (Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali), pubblicato dalla casa editrice Settenove (2015). Un libro che personalmente ho trovato molto interessante perché mi ha aiutata a riflettere su come i libri per bambini possano essere, oltre a un momento per stare insieme, anche un’occasione per crescere insieme ai nostri bambini, per condividere idee e ideali e per aiutarli a formare una propria identità.
Ho sempre lasciato le mie bambine “libere di essere”, cercando di guidarle a volte da lontano. Cerco di fare in modo che abbiano la possibilità di sbagliare, di provare, e di mettersi alla prova. Cerco di insegnargli ogni giorno a costruire una loro opinione sulle cose, senza lasciarsi troppo influenzare dai pregiudizi che spesso la nostra società ci impone. E gli stereotipi di genere sono forse quelli più radicati nel nostro modo d’essere. Basta vedere come nei negozi di giocattoli ci sono reparti per bambine, tutti tinti di rosa e reparti per bambini, tinti di azzurro.
E allora vi presento due libri per riflettere, senza la pretesa di dare soluzioni, perchè un buon libro non dà soluzioni ma apre a nuove domande e a nuove possibilità.
Evviva le unghie colorate è un libro di Alicia Acosta, Luis Amavisca, illustrato da Gusti, edito da NubeOcho, 2018.
Marco è un bambino che adora mettersi lo smalto. Si diverte a vedere l’effetto che fanno le sue unghie colorate quando muove le mani.
Perché Marco si mette lo smalto? Che domande! È semplice: perchè gli piace.
Quando però va a scuola con lo smalto sulle unghie, gli altri bambini cominciano a prenderlo in giro. È una cosa da femmine. Ma per Marco è solo una cosa che gli piace fare. Gli piace mettersi lo smalto così come adora mangiare il gelato e giocare a pallone. Marco smette di mettersi lo smalto per andare a scuola e diventa triste; parla con la sua mamma e il suo papà che cercano di appoggiarlo e aiutarlo. E alla fine i suoi compagni riescono a capirlo, e mettersi lo smalto diventa un’attività come un’altra, per divertirsi e colorare… la giornata.
I disegni sembrano quasi degli schizzi, privi di troppi particolari, così da mettere in evidenza Marco e le sue unghie. Il carattere del testo mette in evidenza le frasi più significative.
Un libro adatto a partire dai quattro anni.
Julián è una sirena è un libro di Jessica Love, edito da Franco Cosimo Panini, 2018.
Questo albo illustrato colpisce subito per le sue illustrazioni ad acquerello, piene di luce. Già la copertina e i risguardi, ci conducono nel mondo di Julián, un bambino che passa la giornata con sua nonna Abuela e che ama le sirene. In delle pagine che lasciano spazio solo ai disegni, Julián immagina di essere anche lui una sirena e di nuotare in mezzo al mare in un arcobaleno di colori.
Tornato a casa, Julián decide di vestirsi da sirena: mette dei fiori in testa e usa la tenda per fare la coda. Quando la nonna lo vede, lo guarda con apparente severità, ma poi lo prende con dolcezza per mano e lo porta a sfilare insieme ad altre sirene.
“Un libro che racconta con dolcezza e humour l’importanza del capirsi, del vedere davvero e dell’accettarsi per come si è.”
Adatto a partire dai quattro anni.
Due libri che ho letto insieme alle mie bimbe, e sono stati uno spunto per chiederci cosa ci piace davvero e parlarne insieme.