Un libro con la copertina dai colori pastello e un titolo che incuriosisce:
Il mondo come piace a me di Laura Carlin per Terre di Mezzo Editore, 2018.
Chi non si ritrova durante la giornata almeno una volta con i pensieri persi nel proprio mondo immaginario?
Mentre sono in autobus con le bimbe, fantastichiamo spesso di essere a galoppo di un candido unicorno dalla chioma arcobaleno e così riusciamo a dare colore anche ai momenti di stanchezza o di difficoltà.
Laura Carlin, autrice di questo libro, si è laureata al Royal Collage of Art nel 2004 e da allora vive a Londra; oltre a essere scrittrice e illustratrice di libri per bambini, lavora anche come ceramista.
Aprendo il libro veniamo subito catapultati nel mondo di Laura.
Ciao, questa sono io, Laura…
Laura si annoia mentre sta in fila ed ecco che inizia a immaginare come sarebbero le sue file, fatte di scale e tunnel contorti, o di funi legate tra due alberi.
Ogni fantasia parte da qualcosa di reale e diventa uno spunto per invitare il lettore a dare vita ai propri pensieri.
Perfino nel Mio Mondo devo “SALTARE GIÙ DAL LETTO!” la mattina. …
Così mi invento modi diversi di iniziare la giornata.
Cosa ti fa alzare la mattina?
Prova a inventare una sveglia che puoi vedere, sentire, o anche annusare.
Mentre leggevo con le bimbe si è svolto un continuo dialogo, interpretando le figure e cercando di trovare una risposta alle domande. Ad esempio Beatrice vorrebbe una sveglia con la testa di Minotauro, la coda di serpente e che canta la canzone Tanti auguri; Ginevra invece vorrebbe essere svegliata da un libro che le racconta una storia.
Le immagini, fatte con tecniche miste tra le quali il collage, svolgono un ruolo fondamentale: completano cioè il testo rappresentando le fantasie che le parole solo introducono.
Laura continua immaginando come può essere la sua casa e poi il suo quartiere.
Immaginare qualcosa di diverso può essere anche un modo per superare la paura, ad esempio una casa che esternamente spaventa, possiamo figurarla internamente tutta colorata e piena di gattini.
E non può mancare una biblioteca, dove non si prendono in prestito solo libri ma anche giocattoli, acconciature e persino voci, e così un cane può cantare e un bimbo abbaiare.
E a te cosa piace fare? Quali posti vorresti visitare?
Che ne dici di una galleria che espone una collezione di nasi, oppur
e un museo di casette sull’albero?
Una cosa sicuramente valida per entrambi i mondi è che ogni persona è diversa, ma in quello fantastico enfatizziamo le sue caratteristiche: il papà alto e magro diventa una cannuccia, la mamma che è minuscola si trasforma in un temperamatite ed ecco un uovo che rappresenta il fratellino piccolo, ancora fragile.
Una delle cose più belle di quando si usa la fantasia è che il giorno dopo si puo’ tornare a immaginare tutto daccapo.
Un libro che a noi ci ha davvero entusiasmato e che è stato uno spunto per fare tantissime attività.
E’ consigliato per i bambini dai quattro anni e anche per quelli in età scolare.