In qualche articolo precedente vi avevo confessato di non essere una cuoca provetta (sono in fase di miglioramento però), e oggi vi confido un altro mio segreto… soffro tantissimo il caldo. Appartengo a quel gruppo di persone che ama di più il freddo o le mezze stagioni, anche se dicono non esistano più. Quindi durante l’estate i miei tour per le librerie in cerca di novità sono molto meno frequenti. Per fortuna c’è la mia libraia preferita che mi manda le foto dei nuovi arrivi più interessanti, dandomi un’ottima motivazione per sfidare il termometro esterno che continua a salire e affrontare l’afa cittadina.
La copertina del libro che sto per presentarvi mi ha subito catturata per la sua simpatia; inoltre Beatrice e Ginevra sono nella fase “primi innamoramenti” e quindi anche l’argomento trattato è adatto al momento.
Un dolce umorismo, un pizzico di suspense e una corrispondenza tra mondo esterno e sentimenti, sono gli ingredienti principali di Colpo di fulmine, scritto e illustrato da Grégoire Solotareff, ed edito da Edizioni Clichy, 2019.
L’autore nasce nel 1953 ad Alessandria d’Egitto, dove vive i suoi primissimi anni per poi trasferirsi con la famiglia nel 1956 in Libano e nel 1960 in Francia. Il disegno ha sempre fatto parte della sua vita, grazie anche all’influenza della madre pittrice. Tuttavia si è dedicato agli studi medici, praticando la professione per sette anni, dal 1978 al 1985. Nel 1985 inizia ufficialmente la sua carriera come disegnatore con Éditions Hatier e in seguito con L’École des loisirs, prestigiose case editrici francesi. Una svolta nelle sue opere è data dalla serie Loulou, uscita in Francia nel 1989, e in Italia nel 2010 con il titolo Lulù (Rizzoli, attualmente fuori catalogo), che parla della strana e bella amicizia tra un lupo e un coniglietto. Ha scritto e illustrato finora centinaia di libri per l’infanzia tradotti in Europa, Stati Uniti, Giappone, alcuni dei quali con sua sorella Nadjia (autrice di Cane blu, Cinque piccole dita, Il coniglietto di Natale, editi da Babalibri).
Colpo di fulmine è il primo libro di questo autore pubblicato da Edizioni Clichy, gli altri suoi albi sono infatti editi in Italia dalla casa editrice Babalibri.
Con questa storia Grégoire Solotareff torna a esplorare la sua amata foresta, proponendo come protagonisti due ricci.
Quella mattina alle prime luci del giorno, il riccio Matilde controllò, come d’abitudine, che tutto fosse in ordine intorno alla sua casetta. Erano le sei, l’ora di andare a dormire.
“Mammaaa, ma alle sei ci si sveglia non si va a dormire!” mi ha subito interrotta Beatrice, e ci siamo siamo dedicate qualche minuto a una discussione sulla vita notturna dei ricci.
Tornando alla storia… Mentre in lontananza un lampo illumina il cielo, il riccio Matilde entra in casa e si mette a letto.
Toc! Toc! Toc!
Bussarono alla porta.
Chi può essere? Alcune pagine di suspense…
Si sentì un tuono.
È il riccio Felix, che sorpreso dalla tempesta, cerca un riparo ed è tutto stranamente circondato da farfalle. Matilde si sente stordita, arrossisce, farfuglia e sente che i fulmini e le farfalle intorno a lei, sono anche dentro la sua pancia… contagiando con questa sensazione anche il nuovo amico.
Di cosa si tratta?
La notte successiva Matilde racconta l’accaduto allo scoiattolo Scarlett e quando è ora di tornare a casa, rotola giù per la collina, riempendosi di… cacche di coniglio. Puzzolente e circondata da mosche e moscerini, incontra di nuovo Felix, e piena di vergogna corre a nascondersi, pulirsi e pettinarsi.
“Mah…! Ehi… Dove sono finite le cacche di coniglio? Ti stavano così bene!” [disse Felix]
Sarà l’inizio di una lunga storia d’amore? Io credo proprio di sì.
Le illustrazioni sono caratterizzate da tratti essenziali. I colori più usati sono quelli primari, affiancati dal bianco e dal nero. Questo minimalismo ben costruito contribuisce a rafforzare le sensazioni che l’autore vuole suscitare nel piccolo lettore.
Una tenera e simpatica avventura che segna l’inizio di una storia d’amore tra due animali spesso contrapposti alle coccole, adatta a partire dai 5 anni.
Buona lettura! 😉