Dopo due giorni di vacanza, eccomi con un’altra recensione. In genere dedico più tempo agli albi illustrati, ma uno dei miei propositi per il nuovo anno è ampliare le proposte con libri anche di altre categorie. E allora…cominciamo subito!
Nelle prime letture in autonomia, Ginevra si era innamorata del personaggio di Dory Fantasmagorica, creato da Abby Hanlon e protagonista di quattro libri pubblicati da Terre di Mezzo. Dory è una bambina di prima elementare, che vive fantastiche avventure insieme ai suoi amici reali e immaginari.
Ma come ben sappiamo i protagonisti dei libri non crescono, e allora Dory è cominciata a essere un po’ troppo piccola per Ginny.
Durante uno dei nostri giri in libreria, abbiamo incrociato lo sguardo con due occhi azzurri con gli occhiali dalla montatura rossa ed è stata simpatia a prima vista. No, non era una bambina in carne ed ossa, ma la protagonista di un altro fantastico libro.
Appunti, cose private, storie vere e inventate di Matita HB è un libro scritto da Susanna Mattiangeli, con illustrazioni di Rita Petruccioli, edito da Il Castoro, 2018.
Susanna Mattiangeli è nata a Roma, ha studiato storia dell’arte, ha lavorato per il teatro e oltre a scrivere libri, si occupa di progetti per l’infanzia, laboratori di disegno e tecniche narrative, collaborando con scuole, biblioteche e librerie.
Nel 2018 è stata finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi con I numeri felici (Vànvere Edizioni) e ha vinto il Premio Andersen 2018 come Miglior Scrittrice.
Rita Petruccioli è un’illustratrice e autrice di libri a fumetti italiana, nata a Roma. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti a Roma e alla scuola d’arte e design di Parigi (ENSAD).
Matita Hb, detta Tita, è il soprannome che usa la protagonista di questo libro, per parlare di sè nel suo quaderno personale. Il testo è un insieme di forme narrative diverse come il diario, il racconto, la poesia, il teatro e il fumetto; è diviso in brevi capitoli ed è arricchito da figure in bianco e nero.
Tita è una bambina di quarta elementare, con i capelli neri e gli occhiali.
Che tipo di bambina? Un tipo che va a scuola e gioca. Della scuola però mi piacciono solo la ricreazione in giardino, scambiarsi i biglietti con la mia amica Nora e il sorriso di…vabbè no, di nessuno.
Tita ha due genitori un po’ troppo presi dal lavoro, un fratellino che ama la musica di Mozart, un’amica di nome Nora, e un amico che le piace tanto di nome Jacopo Donati, ma questo è un segreto. 😉
La sua passione è leggere i fumetti di Powercat, una donna-gatta supereroina, e il suo sogno è conoscere di persona la scrittrice Clarissa Queen, che però vive a Londra e parla inglese; inoltre Tita ama scrivere sul suo quaderno tutto quello che le passa per la testa, arricchendolo con particolari fantasiosi.
E per non dimenticarsi proprio niente, scrive anche delle lettere alla Tita del futuro.
Cara Matita tra dieci anni,
ti prego di leggere questa lettera quando avrai 19 anni e non prima. A questo punto dovresti avere finito il liceo. Sei alta?
Le avventure che racconta la protagonista sul suo quaderno, riguardano principalmente la scuola, il rapporto con la maestra Amanita, e i piccoli litigi con Seppia, una compagna davvero antipatica. Ma come vi ho già detto prima, l’ingrediente speciale di questo libro è la fantasia. Una divisione alla lavagna diventa così una “cronaca di una divisione”, con tanto di spettatori, tifo, cori e striscioni, o almeno così è come se la immagina Tita. E un’interrogazione di storia diventa un viaggio nel tempo.
Un libro davvero super consigliato, perchè parla di una bambina “normale”. In una società dove sempre più è richiesto ai bambini di essere i primi della classe, i primi nello sport e di emergere in qualcosa, questa volta è proprio la normalità di Tita che la rende speciale e irresistibilmente simpatica.
Adatto a partire dagli otto anni.