L’Acchiappastorie è la collana interamente dedicata a bambini e ragazzi della casa editrice Terre di Mezzo. “Terre è un piccolo universo in cui abitano tanti mondi…”, possiamo leggere sul loro sito. Da un giornale di venti pagine venduto sui marciapiedi e nelle stazione da persone in difficoltà, si è infatti sviluppata una realtà che va ben oltre il mondo dell’editoria, comprendendo anche il volontariato con un’associazione onlus e il settore Eventi con la fiera del consumo critico Fa’ la cosa giusta!
Terre di Mezzo Editore pubblica circa 45 novità l’anno, tra guide, libri illustrati e narrativa, e i suoi libri sono suddivisi in 13 collane. La collana per bambini e ragazzi ha impresso al marchio una forte identità. Le mie bambine amano i personaggi di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, che sono stati molto utili nelle prime letture autonome di Ginevra. Più recentemente invece Ginevra si è divertita con Olga, Mac B e Carmen, la simpaticissima gallina che un giorno decide di andare in città.
Oggi voglio parlarvi di quattro albi illustrati – usciti in questo 2019 – che sono i protagonisti delle letture con le mie bimbe in questo periodo e che sono stati pubblicati in Italia da Terre di Mezzo.
Questo (non) è un leone è un albo illustrato di Ed Vere, un autore britannico di libri per bambini che ha studiato belle arti al Camberwell College of Art, una delle più importanti istituzioni di arte e design del Regno Unito. Il libro è il vincitore dell’Oscar’s Book Prize 2019, ed è stato scritto in risposta alla campagna elettorale di Trump. “La voce bellicosa e tossica di Trump stava attirando tutta l’attenzione dei media. Sentivo di dover fare tutto il possibile per contrastare la sua narrativa e la sua voce. “, dice Ed Vere in un articolo del The Guardian, dove spiega la necessità di insegnare il rispetto, l’empatia e la gentilezza ai bambini già in età precoce.
Il protagonista di questo albo è Leonard, un leone al quale piace passeggiare, sognare a occhi aperti e inventare poesie (non può non ricordare il topo poeta Federico di Leo Lionni). Un giorno Leonard incontra una papera di nome Marianna e diventano migliori amici.
Insieme sono felici.
Non desiderano nient’altro.
(Alcuni dicono che, a quest’ora, un vero leone
avrebbe già dovuto mangiate la papera da un bel pezzo…)
Gli altri leoni non vedono di buon occhio questa amicizia e impongono a Leonard di cambiare e diventare feroce. Una pagina dallo sfondo nero, senza parole e con la sola immagine di Leonard con la testa bassa che si allontana da Marianna, esprime tutta la crisi interiore di quel momento del leone gentile. Davvero c’è un solo modo per essere un leone? Grazie all’amicizia di Marianna e alla capacità di usare le parole, Leonard riesce a far capire e tutti che ognuno deve essere libero di esprimere sè stesso. Le illustrazioni, caratterizzate principalmente da colori caldi come il rosso e l’arancione, danno ancora più forza a questo libro. Leonard ha il coraggio di scegliere l’amicizia e la creatività in contrapposizione alla prepotenza, dimostrando come forza e sensibilità non si escludino a vicenda. Età di lettura dai quattro anni.
Un altro libro che introduce i bambini a un tema importante è Nella foresta non si parla d’altro. Le elezioni degli animali, di André Rodrigues, Larissa Ribeiro, Paula Desgualdo e Pedro Markun. Il libro nasce in realtà da un progetto che ha visto come protagonisti i bambini, e che si è svolto tramite cinque laboratori a San Paolo e a Florianópolis. Durante questi incontri i bambini hanno simulato un’elezione tra gli abitanti della foresta, e tutto quello che è venuto fuori è servito da ispirazione al libro, che vuole essere un invito al dialogo tra adulti e bambini su un tema importante come l’educazione civica. Il titolo originale è Eleição Dos Bichos, pubblicato inizialmente in Brasile dalla casa editrice Companhia das Letras, e portato in Italia da Terre di Mezzo Editore (aprile 2019).
Nella foresta, non si parlava d’altro.
Il Leone aveva deviato tutta l’acqua
del fiume e si era fatto costruire una piscina
davanti la sua tana.
Costruire una piscina tutta per sè è solo uno dei tanti privilegi che il Leone, re della foresta, si concede. Gli altri animali giungono così al limite della sopportazione e decidono di fare una manifestazione davanti la piscina e di comune accordo stabiliscono di istituire una democrazia e indire un’elezione, con tanto di regolamento e campagna elettorale. I possibili candidati sono la Scimmia, la Bradipa, il Serpente e – nonostante le proteste di qualche animale – il Leone. Il giorno delle elezioni tutti gli animali si recano al posto stabilito per inserire il proprio voto dentro l’urna e eleggono come nuovo presidente… Secondo voi chi può essere? Ve lo lascio scoprire leggendo il libro. 😉 Nelle pagine finali c’è un glossario dove viene spiegato il significato delle parole più legate al linguaggio tecnico.
CAMPAGNA ELETTORALE:
Tutte le attività che un candidato mette
in campo per farsi conoscere prima
delle elezioni.
Il testo è composto da una parte narrata, e dal dialogo tra i vari animali in una sorta di fumetto, senza però il classico balloon. Lo spazio della pagina è completamente riempito da parole e disegni dai colori pieni e vivaci, rendendo anche con l’impaginazione grafica quel senso di confusione che si è creato nella foresta in seguito alla ribellione degli animali. Età di lettura dai quattro anni.
Una storia molto in ritardo è un albo illustrato di Marianna Coppo (Terre di Mezzo, marzo 2019). L’autrice di questo libro ha studiato illustrazione al MiMaster di Milano e letteratura per bambini all’Accademia Drosselmeier di Bologna. Nelle sue opere usa una tecnica mista che combina tempera, pastelli e collage digitale.
A differenza del libro precedente dove regna il disordine e il colore, perché così è richiesto dalla storia, qua ci troviamo di fronte a uno spazio bianco che predomina. Il bianco in un albo illustrato non è però da considerarsi uno sfondo passivo ma un elemento attivo (pensiamo al Cappuccetto Bianco di Munari).
C’era una volta una pagina bianca.
Non lo rimase a lungo, però.
Nella pagina arrivano infatti cinque animali, che si guardano attorno spaesati. Capiscono quasi subito di essere in un libro ma manca qualcosa… Dov’è finita la storia? Non resta che aspettare, anche se a volte le attese possono essere lunghe e noiose. Il coniglio decide allora di darsi da fare, apre il suo zainetto e inizia a disegnare. Disegno dopo disegno da vita lui stesso a una storia, che pian piano comincia ad avere vita propria, coinvolgendo anche gli animali che sono rimasti in attesa. Lo sfondo bianco racchiude quindi in sè un potenziale che può restare nascosto o grazie alla fantasia può riempirsi di vita. Ed ecco che finalmente arriva il postino con la storia, ma ormai è troppo tardi perchè una è già iniziata.
La quarta di copertina riassume in maniera poetica il significato di questo libro: “Nella vita c’è chi aspetta la propria storia e chi invece prende l’iniziativa. E cambia le cose.” Il testo è essenziale, e sono le immagini che questa volta hanno il ruolo principale nella narrazione. Età di lettura dai cinque anni.
Il buco con la storia intorno è un albo illustrato di Kelly Canby (Terre di Mezzo, febbraio 2019) dal formato “all’italiana”, corto in altezza e più sviluppato in larghezza. Kelly Canby è nata a Londra e dall’età di tre anni vive in Australia; alla stessa età ha iniziato a giocare con matite e pastelli, per poi decidere che avrebbe fatto quello per tutta la vita. Con questo libro ha vinto il premio Libro d’infanzia del Consiglio d’Australia (CBCA) 2019, come Libro dell’anno.
Un giorno Charlie trovò un buco.
Non riusciva a credere ai propri occhi.
Un buco tutto per sé!
Charlie lo raccolse e se lo infilò in tasca.
Un buco in tasca però è un bel guaio. Charlie prova a metterlo nello zaino, ma la situazione peggiora e allora decide di regalarlo a qualcuno. Cerca tra i negozianti della via se c’è qualcuno interessato a un buco, ma non sembra servire a nessuno. Guardando bene tra le pagine vediamo che un animale continua a seguire Charlie con attenzione. A cosa potrebbe servire un buco a un… coniglio? Le illustrazioni si sviluppano sulla doppia pagina e risultano morbide e delicate grazie all’utilizzo degli acquerelli.
Il libro ben si presta alla lettura ad alta voce, e le frasi da leggere con maggior enfasi presentano un carattere più marcato. Io l’ho usato per fare una lettura alle mie bimbe e una loro amichetta e ho preso spunto per una semplice attività da fare. Su un foglio bianco ciascuna bambina ha disegnato un buco nero. Cosa può diventare un buco nero? Per Beatrice e Gioia il buco è finito su un ombrello (che disastro se piove!), mentre a Ginevra ha bucato una maglietta. 😉 Età di lettura dai tre anni.
Cosa ne pensate di questi libri? Buona lettura!