Bimbe che leggono
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Qualche consiglio per avvicinare i bambini ai libri

Libri da leggere

Molto spesso mi capita di confrontarmi sul tema di come avvicinare i bambini alla lettura, una domanda che mi sono posta anch’io quando sono nate mie figlie. Ed è proprio così che è iniziato il mio percorso nel paese dei libri.

In questo articolo voglio quindi condividere con voi qualche piccolo consiglio.

Possiamo iniziare a leggere ai bambini fin da quando sono nel pancione, abituandoli così al suono della nostra voce che poi diventerà per loro una sorta di rifugio sicuro.

Quando nascono, e in particolar modo dai sei mesi in poi, possiamo lasciargli libri adatti alla loro età sempre a disposizione.

Cosa fare in pratica? Adibiamo un piccolo angolo della casa con una cesta di libri o librerie basse in modo che il bambino le possa raggiungere. Molto indicato e ad un costo accessibile è ad esempio l’espositore Ikea Flisat, che permette di esporre i libri anche frontalmente.

La lettura condivisa deve pian piano diventare un piccolo rito quotidiano, un momento tranquillo per fermarci e coccolare il nostro bambino.

Il libro diventerà così un amico, un amico con cui amerà intrattenersi anche da solo, voltando le pagine, studiando le figure, ricordando la storia e gli eventi narrati che ha potuto memorizzare grazie alla lettura di mamma e papà. (Giorgia Cozza, Me lo leggi?, Il leone verde Edizioni)

Per far sì che l’incontro tra bambino e libri abbia un riscontro positivo, è importante che siano libri giusti per la sua età e con le caratteristiche adeguate.

Quindi per i piccolissimi devono essere quadrati, cartonati e con materiali atossici, in modo che possano essere esplorarati con tutti i sensi e anche assaggiati. 😉

Mentre stiamo con il bambino interagiamo con lui, indicandogli i nomi degli elementi presenti nel libro, lasciandogli però anche momenti nei quali è libero di scoprire da solo.

Man mano che cresce possiamo spaziare tra tantissimi albi illustrati, che non sono dei semplici libri con le figure ma costituiscono una forma letteraria ben precisa dove testo, illustrazione, formato e grafica si fondono tra loro trovando significato solo nella loro unione.

L’importante è che il libro che offriamo al bambino sia un libro di qualità.

Cosa si intende con libri di qualità? E’ un concetto che mi sta molto a cuore. I libri di qualità sono fatti e pensati dando fiducia al bambino, alle sue capacità di scoperta e interpretazione. Al centro del progetto editoriale c’è il piccolo lettore con tutto il suo mondo e ogni parte viene curata con attenzione.

Sono libri che fanno divertire ma anche riflettere, che quando li chiudi hai voglia di riaprirli e che ti lasciano con mille domande. Perchè un buon libro non deve per forza dare una soluzione pronta ma offrire i mezzi per trovarla dentro di sè con la guida dell’adulto di riferimento. E se un libro parla il linguaggio del bambino può trattare qualsiasi tema e aiutarlo ad affrontare anche argomenti difficili come la malattia, la morte, la gelosia, un trasferimento…

Molti libri invece sono costruiti per puro marketing, vengono pubblicati dopo il successo ad esempio di una serie televisa, e contengono spesso storie banali, scritte con un linguaggio poco curato perchè sanno che il bambino verrà attratto dal personaggio conosciuto piuttosto che dalla bellezza del libro.

E cosa fare se in libreria nostro figlio è più attratto dai libri di minor qualità? Sicuramente questi libri sono fatti proprio per attirare al primo sguardo i bambini, con copertine luccicanti e dai colori vivaci. Proprio l’altro giorno Beatrice in libreria mi ha detto: ” Mammaaa voglio un libro delle Winx!”. Personalmente penso che sia giusto lasciare spazio se possibile anche alle loro richieste e ognittanto cedo, ma sono libri dei quali i bambini stessi si stancano subito perchè si rendono conto da soli che sono poveri di contenuti.

Inoltre per orientarsi tra le varie proposte editoriali è fondamentale osservare i nostri figli che pian piano cominciano ad avere i proprio gusti. Quindi non è sempre facile rispondere alla domanda generica: che libro mi consigli per un bambino di cinque anni? Perchè ogni bambino ha la propria sensibilità e le proprie preferenze che crescendo si rafforzano.

Un momento di svolta si ha poi intorno ai sei anni, quando il bambino inizia a leggere. Molto spesso in questo momento siamo portati ad abbandonare la lettura condivisa. Ma dobbiamo considerare che per il bambino è ancora molto difficile leggere in autonomia, è spesso ancora una pratica meccanica e associata al voto scolastico. Continuiamo quindi a leggere insieme a lui anche in questo momento. Quando Ginevra ha iniziato a leggere le prime semplici frasi ci alternavamo nella lettura, lei leggeva qualche riga e poi continuavo io.

Adesso che ha sette anni comincia a leggere i primi libri completamente da sola ma la sera, prima di andare a dormire, ci mettiamo insieme anche a Beatrice nel lettone e leggo io a loro qualche bell’albo illustrato.

Inoltre vedo sicuramente come le mie bimbe sono influenzate dal mio amore per i libri, quindi fatevi vedere mentre leggete, mostrate anche voi entusiasmo per la lettura e quando avete un po’ di tempo libero andate con loro in libreria e in biblioteca.

E se il bambino non si appassiona subito ai libri? Questo è un argomento che tratterò sicuramente in un altro articolo, ma intanto vi consiglio di non avere fretta, di rispettare i suoi tempi e nel frattempo continuare a proporgli dei bei libri di qualità.

Buona lettura insieme ai vostri bimbi! ☺

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