Andare alla Bologna Children’s Book Fair è sempre un’emozione unica. L’impazienza che provo aspettando questo evento mi fa sentire di nuovo bambina, e quando la fiera finisce porto con me ovviamente qualche bel nuovo libro, ma anche tante riflessioni sul mondo dell’infanzia. Un mondo che è a pieno titolo portatore di diritti, ancora oggi purtroppo spesso calpestati. E in questo campo l’editoria per l’infanzia può fare tanto, soprattutto introducendo nel mercato libri rispettosi del bambino, della sua sensibilità, della sua capacità di meravigliarsi, stupirsi e comprendere.
Per chi non lo sapesse, la BCBF è una fiera che si tiene ogni anno a Bologna e rappresenta l’evento più importante a livello mondiale per lo scambio dei diritti editoriali. È un punto d’incontro per editori, autori, illustratori, insegnanti e tutte le figure legate al mondo dei libri per bambini e ragazzi. Aldilà dello scopo commerciale della fiera, si possono scoprire in anteprima tutte le novità delle case editrici e le nuove tendenze. Le cose che ho da raccontarvi sono davvero tante e ho pensato di dividerle in più articoli così da poterle trattare in maniera più approfondita.
In questo articolo vi parlerò delle novità di questa primavera della casa editrice Camelozampa, e in particolare di tre nuovi albi illustrati.
• Il primo albo che vi presento è Il piccolo pescatore e lo scheletro, scritto e illustrato da Chen Jiang Hong.
Ho avuto il piacere di incontrare l’autore in due occasioni, la prima presso la storica libreria Giannino Stoppani e successivamente proprio alla fiera.
Chen Jiang Hong nasce in Cina e si trasferisce all’età di circa 24 anni in Francia, dove riesce ad entrare alla Scuola di Belle Arti, per poi essere chiamato a lavorare alla casa editrice L’École des loisirs. Ormai sono più gli anni passati a vivere in Francia e quindi scrive le sue storie in francese. L’autore però non ha mai perso le basi e i valori della tradizione cinese e le sue storie hanno sì una forma cinese che rispecchia questa sua identità, ma contengono allo stesso tempo un’apertura verso il mondo. Come lo stesso autore ha detto: “Non sono storie cinesi ma storie umane“.
I suoi libri sono sempre stati pubblicati dalla Babalibri, mentre quest’ultimo, in accordo tra le varie case, è uscito per Camelozampa.
Appena fuori dalla città, oltre il labirinto dei grattacieli, si trova,
in fondo a un sentiero di sabbia, una capanna in bambù.
Lì vive Tong, il piccolo pescatore.
Tong ogni mattina esce a pescare, ma quella mattina il cielo è particolarmente grigio. Arrivato in mare aperto sente subito la lenza tirare, ma intorno a lui si alza la tempesta e le onde lo travolgono.
Appena riapre gli occhi, Tong vede uno scheletro e pieno di paura cerca di raggiungere la riva. Lo scheletro continua a inseguirlo e, quando Tong sopraffatto dall’orrore sviene, lo prende in braccio, lo porta dentro alla capanna e inaspettatamente si occupa di lui.
Sul tavolo, c’era uno specchio. Alla luce della lampada,
lo scheletro scopri che aspetto aveva il suo viso.
Vedersi per la prima volta lo riempie di tristezza e crolla per terra.
Quando Tong si sveglia, si fa coraggio e vedendo lo scheletro tremare gli si avvicina e lo copre con una coperta. Poi accende un fuoco per scaldare la capanna e prende dei pesci per far mangiare lo scheletro, cedendogli anche la sua ultima scodella di zuppa.
Ed ecco che lo scheletro comincia a cambiare e diventa un uomo in abiti da pescatore. Tra il piccolo Tong e l’uomo nasce così uno speciale rapporto d’amicizia.
Il testo è breve e lascia ampio spazio alle immagini che sono di grande effetto. La tecnica usata è inchiostro di china ed acquerelli cinesi. Inizialmente viene molto usato il nero e man mano vengono aggiunti colori a rappresentare l’amore che cresce nel bambino.
Nel libro si possono trovare i valori della generosità e del coraggio. L’intento dell’autore è far riflettere i bambini, creare in loro nuove domande e parlare anche attraverso il libro di spiritualità, perchè come persona Chen Jiang Hong ha lavorato tanto su sé stessa, e la vita, nonostante le difficoltà, gli ha donato tanto. Per questo scrivere libri per bambini è per lui quasi una missione che gli permette di trasmettere agli altri un po’ degli insegnamenti che la vita ha donato a lui.
L’idea di questo libro nasce da un dipinto cinese del XIIIesimo secolo che rappresenta un grande scheletro mentre maneggia uno scheletro marionetta. Davanti a lui c’è un bambino e accanto ci sono due donne, una delle quali intenta ad allattare. Chen Jiang Hong rimane particolarmente incuriosito da questo dipinto e da qui inizia il suo lavoro su Il piccolo pescatore e lo scheletro che durerà per cinque anni.
Età di lettura: dai 5 anni.
• Il secondo albo illustrato che vi presento è Bella e il gorilla di Anthony Browne, un pluripremiato autore e illustratore inglese, pubblicato in Italia anche da Donzelli, Kalandraka e Orecchio Acerbo. Come tutti gli albi, anche questo può essere letto a diversi livelli e per una maggior comprensione è stato molto interessante ascoltare l’approfondimento di Luca Ganzerla, Dottore di ricerca all’Università di Verona.
In tutti i suoi libri Anthony Browne ha una particolare attenzione per le scimmie antropomorfe, che sono rappresentate con aspetti molto umani, proprio a voler rappresentare questo mondo.
Il gorilla protagonista di questo albo vuole invece rappresentare proprio quest’animale in quanto la storia si ispira a un fatto realmente accaduto. Il 4 luglio 1971 nasce nello zoo di San Francisco una piccola gorilla di nome Hanabi-Ko, meglio conosciuta come Koko. La studiosa Francine Patterson decide di prenderla in adozione e le insegna il linguaggio dei segni. Koko impara a esprimere anche le proprie emozioni e per il suo compleanno chiede un gattino. Inizialmente le viene dato un animale di peluche, ma davanti la sua delusione le regalano un gattino vero.
C’era una volta un gorilla molto speciale, a cui era stato insegnato il linguaggio dei segni.
Il gorilla ha imparato a chiedere qualsiasi cosa, ma è triste. Domanda allora ai custodi un amico, ma nello zoo non ci sono altri gorilla e allora gli danno una piccola amica di nome Bella, una gattina.
Il gorilla e Bella diventano inseparabili, fanno tutto insieme e sono felici.
Fino a una sera. Stavano guardando un film assieme.
Il gorilla era sempre più agitato.
Alla televisione danno il film King Kong che fa arrabbiare il gorilla per la visione negativa di quest’animale che si percepisce dal film. Preso dalla rabbia il gorilla distrugge il televisore e quando arrivano i custodi lo attaccano senza cercare di capire cosa sia successo veramente e minacciando di portare via Bella.
Il gorilla guardò Bella.
Bella guardò il gorilla.
Non solo il gorilla si è affezionato alla gattina, ma il sentimento è ricambiato ed è proprio Bella grazie a una piccola bugia a salvare il suo amico.
Una storia quindi potente in sè e che ha echi lontani. Si può inoltre chiaramente notare la critica dell’autore verso una visione ingiusta dei gorilla, spesso creduti erroneamente animali cattivi.
Età di lettura: dai 4 anni.
• L’ultimo albo che vi propongo si intitola Farfallaria, scritto da Livia Rocchi, illustrato da Rossana Bossù, in uscita il prossimo 11 aprile e presentato in anteprima alla Bologna Children’s Book Fair.
Una storia che è una splendida celebrazione della vita sotto forma di poesia. L’autrice voleva fare un libro che parlasse di farfalle, un insetto che torna spesso nella sua vita. Inizialmente pensava di creare una specie di enciclopedia, ma poi osservando le farfalle nel suo giardino venne colpita dalla loro leggerezza e tenacia e creò così la storia di Farfallaria.
Farfallaria nacque all’inizio di un tiepido autunno
scivolando fuori da una goccia d’aurora.
Come nasce, la farfalla spiega subito le sue ali e si lancia nel cielo tra le stelle. Probabilmente vivrà solo un giorno e ha tante cose da scoprire. Vola tra i sogni delle persone, assaggia l’agrodolce melograno, finchè vede gli occhi di un gatto.
“Ti prendo! Ti prendo!”
“Ti scappo! Ti scappo!”
” Ti mangio! Ti mangio!”
Il gatto e la farfalla iniziano a rincorrersi, giocando e ridendo, fino a quando sfinita Farfallaria si addormenta sulla pancia del suo nuovo amico. Appena si risveglia Farfallaria ricomincia il suo viaggio. Avrà il tempo per scoprire tutto? Potrà vedere tutti i colori, e assaggiare tutti i sapori? Forse però non è neppure necessario scoprire davvero tutto, l’importante è continuare sempre il proprio cammino con la leggerezza e la curiosità di una farfalla che ha un solo giorno per vivere.
L’illustratrice ha reso la storia ancora più suggestiva con le sue immagini colorate. La farfalla cambia colore in ogni pagina a indicare il cambiamento che si ha quando si vivono nuove esperienze.
Età di lettura: dai 4 anni.