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Giornata internazionale della donna – Un libro per ogni età

L’8 marzo è in molti Paesi del mondo la Giornata internazionale della donna. Le origini di questa ricorrenza risalgono ai movimenti femminili politici di rivendicazione dei diritti delle donne di inizio Novecento. In Italia fu l’UDI (Unione Donne in Italia) a decidere di celebrare l’8 marzo 1945 la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu invece celebrato in tutta Italia e venne introdotto il simbolo della mimosa, pianta che fiorisce proprio in questo periodo. Per ricordare tutte le conquiste economiche, sociali e politiche delle donne e, nello stesso tempo, per non dimenticare che c’è ancora molto da fare, voglio proporvi alcune letture. Questa volta ho voluto fare qualcosa di diverso. Non troverete infatti solo albi illustrati ma ho deciso di spaziare fra varie tipologie di libri come saggi, graphic novel, titoli di divulgazione…

Insomma c’è un libro per tutti, per ricordare insieme l’8 marzo.

L’atlante delle donne di Joni Seager è un regalo che ho voluto farmi. È pubblicato da add editore (gennaio 2021), con la traduzione di Florencia Di Stefano-Abichain.

Si tratta di un’aggiornata e accurata analisi di come vivono le donne nel mondo.

Al suo interno troviamo grafici, statistiche e dati, che ci permettono di avere una visione d’insieme sulla situazione delle donne in tutti i suoi aspetti: discriminazioni, diritti, violenze, lavoro, sport, salute, sessualità, ricchezza… 

“Questo non è solo un atlante del femminile. È una rimappatura del mondo, attraverso una lente che permetta di guardare per davvero il modo in cui le donne vivono.

Femminismo per me significa dare alle vite delle donne la stessa attenzione, curiosità e analisi che le vite degli uomini normalmente ricevono.” Seager J., (2021), L’atlante delle donne, Torino, add editore, p.7

Alle mie bambine ho invece voluto regalare Il mio primo libro femminista di Julie Merberg, illustrato da Michéle Brummer Everett, con l’adattamento di Silvia Vecchini, edito da Sonda, 2021.

È un libro dal piccolo formato che si rivolge da una parte alle femmine e dall’altra ai maschi.

Uguaglianza e rispetto, questo è tutto.

Niente di più, niente di meno.

Questo è il femminismo lo costruiremo.

Attraverso una filastrocca e immagini semplici e colorate, si parla ai bambini di parità di genere, di diritti, di consenso, sorellanza, rispetto… Una libro adatto dai 4 anni, per riflettere insieme ai più piccoli sul tipo di società che vogliamo costruire.

Ho scelto poi tre albi illustrati molto diversi tra loro ma con un messaggio di fondo in comune, e tutti adatti ad essere letti a partire dai quatto anni.

Mimosa in fuga è scritto da Serena Ballista ed è illustrato da Paola Formica. Il libro nasce da un progetto di Carthusia Edizioni e l’UDI (Unione donne in Italia), dedicato “a tutte le bambine che avranno il coraggio e la forza di lottare per ciò in cui credono non solo per sé stesse, ma anche per le altre. E a tutti i bambini che avranno la sensibilità di riconoscere e sostenere questo slancio.”

Mimì è una piccola mimosa che decide di scappare e allontanarsi dalle sorelle.

“Chi sei?” la sorprese una bambina.

“Io? Oh, io sono un simbolo” colse l’occasione Mimì.

[…] “E allora a che servi tu?” si incuriosì la bambina.

Mimì si fece misteriosa, e poi disse: “A ricordarci, l’una con l’altra, che non dobbiamo accontentarci”.

Il fiore della mimosa è composto da tanti singoli pallini gialli che tutti insieme donano alla pianta profumo, colore e vivacità, così come la sorellanza può aiutare ogni donna a seguire con determinazione i propri sogni e, allo stesso tempo, a lottare per i diritti di tutte.

Alla fine del libro ci sono alcune schede operative, per stimolare il dialogo con i nostri bimbi. 

Rosaconfetto è un albo scritto da Adela Turin e illustrato da Nella Bosnia, che esce per la prima volta nel 1975 per la casa editrice Dalla parte delle bambine, fondata proprio dalle due autrici. Il titolo viene poi ripubblicato nel 2000 da Motta Junior.

C’era una volta, nel paese degli elefanti, 

una tribù nella quale le femmine

avevano gli occhi grandi e brillanti

e la pelle color rosa confetto.

Le elefantine rosa mangiavano solo peonie e anemoni, vivevano dentro un recinto, e indossavano scarpe, colletti e fiocchi rosa. I maschi invece erano di colore grigio e potevano giocare liberi nella savana. Finchè un giorno Pasqualina decise di ribellarsi…

Rosaconfetto è stato un libro all’avanguardia per il periodo in cui è uscito, e la sua prima edizione è andata esaurita nel giro di un mese, vendendo tantissime copie.

Un altro albo che voglio leggere alle mie bimbe in questi giorni è Amiche per sempre di Lauren Ace e Jenny Løvlie, con la traduzione di Alice Pascutti, pubblicato da Mondadori (2020). Le protagoniste del libro non sono né principesse, né eroine. Si tratta di quattro bambine normali e molto diverse tra loro che diventano migliori amiche. 

Insieme e divise, le bambine proseguivano il loro cammino verso ciò che sarebbero diventate.

Le bambine divennero ragazze.

[…] Le ragazze divennero donne.

E anche una volta donne, le quattro amiche sono sempre pronte a sostenersi l’una con l’altra. Un libro che nella sua semplicità mi ha colpita perché racconta di un’amicizia tutta al femminile dove si dà valore al rispetto, al coraggio e alla diversità.

Cambiamo genere ed età dei lettori…

Cattive ragazze è un graphic novel di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, edito da Sinnos (2017), adatto a partire dai 12 anni. Il libro ha ricevuto il Premio Andersen nella categoria Miglior libro a fumetti nel 2014 con la seguente motivazione della giuria: “Per un libro che coniuga perfettamente la struttura narrativa del fumetto con i registri della biografia.
Per una narrazione che, scegliendo di raccontare un universo femminile, va oltre stereotipi e questioni di genere e, con un approccio accattivante e incisivo, invita alla riflessione, emozionando e coinvolgendo.”

Con il linguaggio del fumetto vengono raccontate quindici storie di donne che si svolgono in secoli e continenti diversi.

Olympe de Gouges, Nellie Bly, Elvira Coda Notari, Marie Curie… Quindici donne che hanno lottato per affermare le proprie idee e che con coraggio e anticonformismo sono state capaci di segnare la Storia.

Ragazze con i numeri di Vichi De Marchi e Roberta Fulci (Editoriale Scienza, 2018) è un libro di divulgazione che racconta la storia di quindici scienziate che fino da ragazze hanno inseguito un progetto. Le illustrazioni sono di Giulia Sagramola e la lettura è adatta a partire dagli 11 anni.

Ci sono Valentina Tereshkova, la prima donna ad andare nello spazio, Jane Goodall, etologa, nota per le sue ricerche sugli scimpanzé, Tu Youyou, Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia, Katherine Johnson, la prima donna a firmare report di ricerca ufficiali alla NASA… Tante storie scritte in prima persona che invitano i giovani lettori a credere nei propri sogni.

Belle forti. Ragazze che vogliono essere se stesse è uno straordinario libro fotografico di Kate T. Parker, edito da Il Castoro (2018), con la traduzione di Claudia Valentini. Attraverso più di 175 fotografie, il libro celebra la forza e la  spontaneità di bambine e ragazze che sono al cento per cento sé stesse. Un libro adatto a tutte le età. Possiamo lasciarlo sfogliare ai nostri figli, o guardarlo insieme a loro, per ricordarci che il nostro compito è quello di affiancarli nel loro personale cammino di crescita.

E finisco con un altro libro che mi sono voluta regalare: Dovremmo essere tutti femministi di Chimamanda Ngozi Adichie, illustrato da Bianca Bagnarelli, traduzione di Francesca Spinelli, Einaudi, 2021.

Passiamo troppo tempo a insegnare alle ragazze a preoccuparsi di cosa pensano i ragazzi. Mentre il contrario non succede. Non insegnamo ai ragazzi a sforzarsi di piacere.

Passiamo troppo tempo a dire alle ragazze che non possono essere arrabbiate o aggressive o toste, poi, come se non bastasse, ci giriamo dall’altra parte ed elogiamo o giustifichiamo i ragazzi per quegli stessi comportamenti.

Il libro è un breve saggio dove Adichie, scrittrice, attivista e femminista nigeriana, spiega qual è il suo punto di vista sul femminismo moderno, sottolineando l’importanza di educare ragazzi e ragazze all’uguaglianza e al rispetto altrui. L’autrice racconta alcuni episodio della sua infanzia e della vita in Nigeria.

E oggi vorrei che tutti cominciassimo a sognare e a progettare un mondo diverso. Un mondo più giusto. Un mondo di uomini e donne piú felici e piú fedeli a se stessi. Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegnamo alle nostre figlie. Dobbiamo cambiare anche quello che insegnamo ai nostri figli.

Vi ho proposto questi libri per invitarvi a riflettere sul più autentico e profondo significato dell’8 marzo, in modo da impegnarci ogni giorno per costruire una società il più possibile inclusiva. E non è mai troppo presto per parlare con i nostri bambini di rispetto, uguaglianza, diritti e… femminismo.

Buona lettura!

 

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