ALBI ILLUSTRATI, Libri per Bambini 3-6 anni, Libri per Bambini 6+, NATALE

Leggere a Natale – Parte Seconda

Albi Natale 2019Eccomi con la seconda parte di consigli per le letture di questo Natale 2019. Questa volta è il turno di sette albi illustrati, che a dire il vero non ho scelto in base all’età dei destinari, ma lasciandomi guidare dal mio gusto personale. Alcuni dei titoli che incontrerete non sono infatti destinati a bambini piccolissimi. Inoltre mi sono imbattuta in non poche difficoltà nel selezionare gli albi a tema natalizio da proporvi, perchè ce ne sono davvero tanti, molto belli e di qualità. Se non siete alla ricerca dell’ultima novità (vi assicuro che i libri non passano mai di moda😉), potete leggere alcune mie vecchie recensioni nella categoria Libri di Natale.

E adesso… iniziamo subito con i consigli!

Il Piccolo Babbo Natale. Le storie più belle racchiude in un unico libro i tre racconti di Anu Stohner e Henrike Wilson, tradotti da Floriana Pagano e pubblicati da Emme Edizioni (novembre 2019). Queste tre storie (Il Piccolo Babbo Natale, Il grande viaggio del Piccolo Babbo Natale, Il Piccolo Babbo Natale diventa grande) sono per me e le mie bimbe un classico di Natale perchè le conoscevamo già grazie al precedente formato che le vede divise in tre libri distinti. L’ultima edizione presenta una copertina argentata dov’è intagliato il titolo. Ha grandi dimensioni, e le immagini, caratterizzate da colori brillanti, occupano gran parte dello spazio nelle pagine.

Il protagonista dei racconti è il Piccolo Babbo Natale, che abita nel villaggio dei Babbi Natale nel profondo Nord. Essendo il più piccolo di tutti non gli viene permesso di portare i doni ai bambini, anche se è sempre il primo a finire di impacchettare i regali e sa preparare i dolcetti più buoni. Nel corso delle avventure, il Piccolo Babbo Natale dimostra a tutti che nonostante le sue dimensioni è pieno di tenacia, coraggio e generosità. Sostituisce infatti gli altri Babbi Natale, quando s’ammalano di pustole natalizie proprio la notte della Vigilia, e dopo esser stato eletto Babbo Natale degli Animali, viene persino nominato successore del Grande Babbo Natale. Una raccolta da non perdere, adatta a partire dai tre anni.

Buon Natale, Orso Cercabbracci! è un albo di David Melling, con la traduzione di Michele Piumini, edito da Emme Edizioni (novembre 2019). Orso Cercabbracci è davvero tenero, per lui ogni momento è quello giusto per un abbraccio. È protagonista di altri due libri: Orso Cercabbracci (Emme Edizioni, ottobre 2018) e Ti vogliamo bene, Orso Cercabbracci! (Emme Edizioni, giugno 2019).

In questa avventura tutta natalizia, il simpatico orso e in cerca dei suoi amici per dargli un abbraccio di Natale.

“Buon Natale, Orso!” risero i suoi amici, ma prima che lui potesse rispondere…

PUFF! PUFF! PUFF!

Palle di neve da ogni direzione!

Mentre giocano tutto insieme nella neve, incontrano una piccola renna con il naso brillante di nome Rudi. Non sarà mica una delle renne di Babbo Natale che si è persa? Ve lo lascio scoprire da soli. Il testo è ricco di dialoghi ed onomatopee, e occupa posizioni diverse nelle pagine, seguendo a volte il contorno delle immagini. I disegni hanno bordi nitidi e colori vivaci.

Una storia adatta a tutti i bambini che non possono fare a meno degli abbracci, a partire dai tre anni.

L’ultimo regalo di Natale è… bellissimo. A noi è piaciuto davvero molto, e nonostante il testo scritto sia piuttosto lungo, il libro è fruibile anche dai bambini più piccoli (dai tre anni) grazie alla ripetizione della sequenza e di alcune frasi e parole. Ah, dimenticavo di fare le presentazioni ufficiali… Quest’albo è scritto e illustrato da John Burningham, tradotto in italiano da Giuditta Capella e pubblicato da Mondadori (settembre 2019). L’autore ha vissuto a nord di Londra con la moglie Helen Oxenbury (illustratrice tra le altre cose di Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini e A caccia dell’orso) e ha vinto per ben due volte la Kate Greenaway Medals (nel 1963 e nel 1970).

In questo libro Burningham racconta la storia di Babbo Natale, che dopo essere tornato a casa insieme alle renne, si accorge di essersi dimenticato di consegnare un regalo. Non si tratta di un dono qualunque ma di quello per Beniamino Stamberbugio, un bambino che abita in una piccola casa in cima al Monte Rotolo e che sta aspettando il suo unico regalo. Le renne però già dormono e non stanno tanto bene, ma il buon Babbo Natale non si perde d’animo, e grazie all’aiuto di diverse persone riesce a portare a termine questa rocambolesca impresa. Ma resta una domanda… cosa contiene il regalo per Beniamino? Il libro non lo svela, invitando così il giovane lettore a fare le sue ipotesi. I disegni sono molto semplici, privi di particolari ed è nel loro rapporto con il testo che acquistano significato. L’autore ama creare uno spazio tra immagine e parola scritta che va colmato ancora una volta dalla fantasia del lettore.

Anche in 24 bambini a Natale di Manuel Baglieri (Pulce Edizioni, novembre 2019) è richiesta una partecipazione attiva del bambino, lasciando spazio alla sua immaginazione.

1 bambino e la sua storia.

2 bambini ascoltano.

3 bambini e i loro desideri.

Il testo è minimale; i numeri fino al 24 sono accompagnati da poche parole che insieme alle immagini ci raccontano di bambini. I bambini e il Natale. Anche le immagini – fatte a collage con ritagli di carta e poi montate in digitale – sono essenziali, perlopiù sagome. In tal modo il lettore si concentra sulle posizioni dei corpi, sui gesti e sulla relazioni con lo spazio. I volti non hanno espressioni, sono dei cerchi rosa, o marroni, con capelli di varie lunghezze e colori. Tutti i bambini sono diversi ma in quella diversità si nasconde anche l’universalità del loro stato: l’infanzia. Un libro adatto a partire dai tre anni che proprio per la mancanza di particolari si presta a essere letto e riletto, con uno sguardo sempre differente.

Concludo l’articolo con un trio di albi illustrati che per la complessità sono destinati a bambini più grandi, a partire dai sei anni.

Un Natale da favola è un albo illustrato di Hubert Ben Kemoun e Olivier Desvaux, con la traduzione dal francese di Laura Molinari e Vera Minazzi, edito da Jaca Book, settembre 2017. Questo libro non è una nuova uscita di quest’anno, ma l’ho scoperto per caso negli scaffali di una libreria e mi ha entusiasmata. Sarà perché è una fiaba che ha come protagonista i personaggi di altre fiabe classiche, o per le sue illustrazioni forti, evocative e che lasciano il segno. O forse perché racconta le origine di un dolce tanto amato, il tronchetto di Natale. Fatto sta che è un albo che mi ha subito catturata ed emozionata. 

C’era una volta, un giorno in cui faceva molto freddo…

Quella notte, la Bella Addormentata nel bosco fu la prima a svegliarsi. […] Nel camino, il fuoco si era spento già da tempo e nel suo letto Mastro Belloni, il vecchio burattinaio, tremava per la febbre alta.

Pian piano, tutti i burattini tra cui la Nonna, il Lupo, Cappuccetto Rosso, Biancaneve, i Sette Nani, il Principe Azzurro, la Maga delle Stelle, …, si accorgono delle condizioni del vecchio Belloni. Il fuoco è quasi spento e lui è sul punto di morire per il freddo. Ognuno si stacca allora una parte del proprio corpo che è fatto di legno, e lo getta nel camino.

[…], chi una mano di pino, chi la coda di palissandro, chi i capelli d’ebano e chi le guance d’acacia, le orecchie di salice o i piedi di noce.

Pinocchio dona il suo naso, ma prima racconta diverse bugie così da farselo crescere. Belloni è guarito, ma adesso tocca a lui salvare i burattini e poi tutti insieme possono festeggiare il Natale. Con tutto quel lavoro, nessuno ha però avuto il tempo per preparare il pranzo di Natale e questa volta ci vuole proprio una magia… Una storia che tiene con il fiato sospeso, ma che rassicura in chiusura grazie al lieto fine. 

Allumette di Tomi Ungerer è un altro albo illustrato che ci rimanda a una fiaba classica: La piccola fiammiferaia. Tomi Ungerer è un disegnatore, illustratore e scrittore di fama internazionale. Nel 1998 vinse il Premio Hans Christian Andersen come miglior illustratore e nel 2002 l’Italiano premio Andersen come miglior autore. È venuto a mancare quest’anno, e diverse case editrici hanno riproposto i suoi titoli che da un po’ erano fuori catalogo. Allumette è ora pubblicato da Camelozampa (ottobre 2019) con la traduzione di Sara Saorin.

Estate e inverno, primavera e autunno,

Allumette era vestita di stracci.

Non aveva casa. Non aveva genitori.

Allumette si guadagna qualcosa per vivere vendendo fiammiferi che però nessuno compra. È Natale e nessuno si accorge della povera bambina; per riscaldarsi Allumette decide allora di accendere l’ultimo fiammifero e… Vi ricordate il triste finale della fiaba classica? Questa volta però Ungerer procede al riscatto della versione che tutti conosciamo. Tutte le cose che Allumette desidera cominciano realmente a piovere dal cielo e non solo la protagonista è salva ma decide di aiutare chi ha bisogno e di perdonare anche le persone che prima la deridevano. In questo libro ritroviamo tutta la creatività e l’irriverenza dell’autore. Le illustrazioni mettono in contrasto povertà e ricchezza, entrambe rappresentate con disegni caricaturali che fanno riferimento ad aspetti socio-politici del periodo in cui l’autore è vissuto. Toni scuri, con abbondanza di nero possono trasmettere un senso d’inquietudine, che viene però compensato – anche in questo caso come nell’albo descritto prima – da un lieto fine di speranza.

Ed ecco l’ultima mia proposta per quest’articolo: L’ultimo regalo di Babbo Natale di Marie-Aude Murail e Elvire Murail, illustrato da Quentin Blake, tradotto da Sara Saorin, ed edito da Camelozampa (ottobre 2019). Due grandi autrici francesi e un considerevole illustratore non possono che creare un piccolo capolavoro, aggettivo quest’ultimo che si riferisce al formato del libro non sicuramente alla qualità dell’opera. Ho letto più volte questa storia con Ginevra e Beatrice e posso assicurarvi che incanta grandi e bambini.

Julien è ormai grande per credere a Babbo Natale ma decide di scrivergli un’ultima lettera per chiedergli un regalo: una console per i videogiochi.

“Oh! Guarda!” esclamò la mamma. “C’è un altro pacchetto sotto l’albero!”

Oltre il videogioco, Julien riceve un altro dono, una locomotiva a vapore di legno. Ma chi può averla portata? E se Babbo Natale esistesse davvero? 

I disegni di Quentin Blake danno movimento e ritmo alla storia. Il suo tratto veloce che appare gettato con noncuranza, è in realtà il risultato di un’opera dove ogni linea ha il suo significato. Una storia che in questo Natale non può mancare.

Buon lettura!… E al prossimo articolo con gli ultimi consigli per questo Natale!

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2 commenti

  1. Che bellissimo blog! Lo scopro solo oggi, ma penso proprio che diventerà uno dei miei preferiti! Complimenti davvero, oltre ad essere coetanee e ad avere entrambe due figli, abbiamo in comune anche la grande passione per i libri.

    1. Grazie mille! Sono contenta che ti piaccia. 😊

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