UN PO' DI ME

I benefici della lettura: esperienza di “una mamma qualunque”

Libreria mia

Per chi ama la letteratura per l’infanzia questo è un periodo carico di entusiasmo. Escono tutte le novità più interessanti, nuovi titoli, nuove case editrici, e poi c’è la Bologna Children’s Book Fair, che è la fiera più prolifica per gli interessati del settore. Presa da tutte queste cose è da un po’ che non vi parlo di me. In realtà in ogni articolo che scrivo e ogni post su facebook c’è sempre qualcosa di me, ma oggi volevo essere la protagonista principale di questa storia, che è la storia del viaggio nel paese dei libri insieme alle mie bambine.

Sono una mamma a tempo pieno, profondamente convinta dell’importanza della lettura fin da piccoli. E quando vi propongo un libro, voglio trasmettervi l’interpretazione che a quel libro ho dato io insieme alle mie bimbe.

Ogni libro che leggo insieme a loro è un viaggio, a volte divertente, altre volte avventuroso. Certe volte dobbiamo persino interrompere il cammino perchè ci sta annoiando o perchè ci porta in posti troppo oscuri per quel momento. In ogni caso è un viaggio che sto percorrendo con le mie bimbe da quando sono nate, con tante fermate e tanti cambi di vagoni, dove ogni vagone è un libro diverso che abbiamo preso in mano. Adesso Ginevra e Beatrice iniziano anche a viaggiare da sole, e capita che spesso ci incontriamo a metà tragitto per poi proseguire insieme.

Ogni rotta lascia sempre un segno, e quindi oggi voglio sottolineare i benefici arrecati dalla lettura condivisa praticata in maniera costante. Voglio parlarvene però senza portare dati, numeri e percentuali, ma raccontandovi la mia personale esperienza, l’esperienza di “una mamma qualunque”.

Innanzitutto come ogni bambino è unico, così è unico il suo approccio con il libro e il tipo di relazione che nascerà. Io ho due bimbe: Ginevra di 7 e Beatrice di 5 anni, e nonostante il mio modo di rapportarmi con loro in relazione alla lettura sia stato lo stesso, ognuna di loro ha intrapreso un proprio personale percorso insieme ai libri, durante il quale io sono stata un’accompagnatrice presente ma non insistente.

Innanzitutto penso che l’esempio abbia influito tantissimo. Ginevra e Beatrice mi vedono sempre con un libro in mano o in borsa. Non è però solo l’esempio, ma percepiscono anche il mio sincero entusiasmo per il mondo della lettura.

In secondo luogo, proprio per la mia passione, a casa nostra sono sempre stati presenti diversi libri per bambini. Li ho sempre lasciati in posizioni per loro facilmente accessibili e ho sempre scelto con cura i libri da proporgli.

Ginevra e Beatrice sono entrate quindi da subito a contatto con i libri, e grazie alla lettura siamo riuscite a creare fin da quando avevano qualche mese un rapporto intimo fatto di voce di mamma, latte e tante coccole. 

Primi libri letti da Beatrice
Primi libri letti da Beatrice

Beatrice ha iniziato ad amare da subito i libri. Si metteva vicino le ceste piene di libri a girare le pagine oppure me li portava per leggerli. Grazie a questo contatto continuo a cinque anni compiuti ha iniziato in piena autonomia e senza nessuno stimolo insistente da parte mia ad imparare a leggere. Ora che ha cinque anni e mezzo legge in maniera abbastanza scorrevole per la sua età lo stampatello maiuscolo e minuscolo. Inoltre ha un lessico molto ricco. Tutte queste competente prendono il nome di Emergent Literacy.

Albi illustrati letti da Ginevra
Albi illustrati letti da Ginevra

Ginevra invece non ha mostrato da subito un interesse vivo per i libri. Spesso dovevo essere io a proporle cosa leggere. Ha imparato a leggere in prima elementare con tutte le difficoltà del momento. In lei la lettura non ha portato quindi a precoci competenze scolastiche ma ha maturato una sensibilità e allo stesso tempo una forza utili per affrontare e comprendere anche le situazioni più difficili. Mi spiego meglio.

Nella nostra libreria ci sono libri per bambini che trattano i temi più diversi. Ci sono libri che parlano di culture diverse, tipi differenti di famiglie. Libri che trattano argomenti spesso difficili come la morte, la malattia, l’immigrazione. Tutti questi temi vengono però sempre affrontati con parole ed immagini che il bambino è in grado di capire e accettare. La lettura di questi libri, fatta sempre in mia presenza e nel momento più opportuno, ha dato inizio a preziosi momenti di confronto, dove abbiamo trovato tante risposte ma sono nate anche tante altre domande. Come capire quando è il momento opportuno? Io l’ho sempre capito osservando tanto le mie bambine, le loro curiosità e le loro reazioni.

Penso che nel mondo in cui viviamo, dove siamo continuamente bombardati da notizie, tramite la televisione, i giornali e i social, sia difficile tenere i bambini all’oscuro delle cose anche brutte che succedono. Il mio approccio è sempre stato quello di parlare con le mie bimbe di tutto, in modo da trovare insieme a loro delle risposte e delle spiegazioni e il miglior alleato in questo compito è stato l’albo illustrato.

Gli albi illustrati, e più in generale i libri, sono stati quindi il mio personale mezzo per creare un rapporto ancora più stretto e ricco con le mie bambine. Dopo sette anni di questa avventura posso testimoniare i benefici della lettura condivisa, che spesso si leggono come numeri, percentuali e termini difficili nei saggi dedicati all’argomento, con le parole di “una mamma qualunque” che da anni con amore, costanza e entusiasmo, legge insieme alle proprie bambine.

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1 commento

  1. Sentirsi a casa dice:

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