Che cos’è la libertà per un bambino? Quando Ginevra si arrabbia mi dice: “Mamma voglio diventare grande così posso fare tutto quello che voglio! Posso mangiare tutte le caramelle e stare sveglia fino a tardi a guardare la tv e poi posso usare il tuo tablet”.
Per un bambino essere liberi spesso significa poter fare quello che si vuole senza i limiti imposti dai genitori.
E la bambina protagonista di Aurora scritto da Cristina Marsi illustrato da Patrizia Manfroi, per Pane e Sale, è alla ricerca proprio della sua libertà.
“Come sarà? Dove sarà? Come si fa la libertà?” si chiedeva Aurora, ” Voglio scoprirlo e guardare in faccia la libertà, questo è il mio sogno!“
E allora Aurora allontana tutti quelli che le ordinano cosa fare e non fare, si mette i vestiti che le piacciono di più, comincia a parlare come le pare, si arrampica sugli alberi, urla, viaggia lontano.
Ma non ne aveva mai abbastanza, è quando pensava di aver trovato la libertà questa svaniva…puf! Era stata solo un’illusione.
Forse non è questa la vera libertà e Aurora viene presa dalla paura e della tristezza.
E come spesso accade nelle storie le viene in aiuto un animale, un maestoso gufo bianco.
Il gufo inizia a…che verso fa il gufo? Leggendo insieme alle mie bimbe anche io scopro parole nuove. 😉
Il gufo inizia a bubolare e guida Aurora alla ricerca della vera libertà che non sarà poi così lontana.
Una storia che con delicatezza tratta un tema così importante, come la ricerca della propria indipendenza, tenendo in considerazione la realtà interna del bambino, con le sue sfide, i suoi dubbi e le sue paure.
Ma noi “grandi” siamo sicuri di sapere cos’è la libertà?
Quando finisci una storia e rimani con qualche interrogativo allora sai di aver letto una bella storia perchè i buoni libri non danno risposte ma sono quelli che ci fanno riflettere, ci mettono in discussione, alla ricerca del nostro gufo bianco che possa farci volare verso la direzione giusta.
Le immagini hanno colori pieni, decisi e vivaci, prevalgono i toni del blu soprattutto per gli sfondi con qualche incursione di sfondi rossi e bianchi.
Se avete voglia di leggere l’intervista fatta all’illustratrice sul lavoro svolto per questo libro potete andare al link intervista a Patrizia Manfroi.
Un piccolo particolare è che il testo è scritto in stampatello maiuscolo e dopo averlo letto con le mie bimbe, Beatrice che ha 5 anni e sta imparando a leggere, ha potuto leggerlo lei a me con grande soddisfazione.
A noi il libro è piaciuto e prevedo che sarà la nostra lettura della buonanotte per molte e molte sere.
Una lettura consigliata a partire dai tre anni.